venerdì 10 aprile 2009
Benvenuti!
Questo Blog nasce con l'intento di mettere in contatto tutte le persone del corso di Psicologia del L/O anno accademico 2008/2009 presso la Facoltà di Psicologia di Parma.
Lo scopo è quello di creare una spazio di confronto su tematiche comuni in cui ciascuno liberamente potrà dire la propria idee, essere aggiornato sugli argomenti trattati a lezione e proporre critiche costruttive alle attività in corso.
Non mancherà lo spazio per proposte creative relative al percorso di studio degli studenti di psicologia. Una categoria sempre più a rischio, poco tutelata e con difficoltà di inserimento in ambito lavorativo.
In società moderne e mutevoli come la nostra il lavoro si fà sempre più precario e instabile. Ma con persone solide e allo stesso tempo creative, la precarietà può trasformarsi in flessibilità e le persone diventare sempre di più soggetti attivi del proprio agire.
Risulta cosi nesessario interrogarsi sul chi siamo, dove siamo e dove stiamo andando. Dobbiamo essere critici nei confronti di chi per noi struttuta un percorso che devia dai nostri interessi vocazionali e porta all'inespressione delle nostre capacità. Capacità che andrebbero analizzate, valutate e fatte fruttare, perchè il benessere soggettivo si costruisce attraverso l'espressione delle nostre capacità e virtù.
Sono graditi vostri commenti e vostre personali iniziative.
Un saluto a tutti!
Lo scopo è quello di creare una spazio di confronto su tematiche comuni in cui ciascuno liberamente potrà dire la propria idee, essere aggiornato sugli argomenti trattati a lezione e proporre critiche costruttive alle attività in corso.
Non mancherà lo spazio per proposte creative relative al percorso di studio degli studenti di psicologia. Una categoria sempre più a rischio, poco tutelata e con difficoltà di inserimento in ambito lavorativo.
In società moderne e mutevoli come la nostra il lavoro si fà sempre più precario e instabile. Ma con persone solide e allo stesso tempo creative, la precarietà può trasformarsi in flessibilità e le persone diventare sempre di più soggetti attivi del proprio agire.
Risulta cosi nesessario interrogarsi sul chi siamo, dove siamo e dove stiamo andando. Dobbiamo essere critici nei confronti di chi per noi struttuta un percorso che devia dai nostri interessi vocazionali e porta all'inespressione delle nostre capacità. Capacità che andrebbero analizzate, valutate e fatte fruttare, perchè il benessere soggettivo si costruisce attraverso l'espressione delle nostre capacità e virtù.
Sono graditi vostri commenti e vostre personali iniziative.
Un saluto a tutti!
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Ciao a tutti.
RispondiEliminaJody Vagnoni ha dato il via al Blog!
Io continuo. Vi aspettiamo numerosi! Soprattutto, se è possibile, come "30/70" (non "sans souci" 10/90 o "fondamentalisti" 50/50).
Ricordo che in uno degli ultimi convegni della Sezione Nazionale di Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione(Gorizia, marzo 2001), alla fine della cena, il Prof. Quaglino, osservando le circa 100 persone presenti, proferì: "Ecco, è tutta qui la Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione Italiana!". Devo dire che già allora quell'affermazione mi sembrò un po' triste e limitativa. Anche perché la maggioranza dei presenti era: a) gente piuttosto attempata; b) gente che aveva fatto carriera in università a "botte di raccomandazioni...per non dire altro..."; c) giovinette e giovinetti, al seguito dei vari "baroni e baronetti" di turno, piuttosto smaniosi di mettersi in evidenza, ma decisamente arroganti, mediocri, poveri di idee, e quelle poche, alquanto limitate nella loro presunta iperspecializzazione; d) gente che in larga parte non aveva mai visto un'organizzazione del lavoro, non aveva mai lavorato e non sapeva cosa voleva dire "sporcarsi le mani" (e per uno che vuole interessarsi di queste materie, appare quasi paradossale).
Nel 2005, fui invitato ad un analogo convegno a Cagliari. Questa volta era luglio. A me non sembrò vero di poter "dribblare" bellamente gran parte del Convegno per andarmene alla Spiaggia del Poetto. Quando il secondo giorno toccò a me intervenire, avevo ancora la sabbia nelle scarpe..Fu un intervento a braccio alla mia maniera...Qualcuno dei soliti "vecchiardi" mi guardò male; ma la gran parte degli studenti presenti, prima intimoriti dal clima retorico e paludato, mi fermò fuori dall'Università per dirmi: "Professore, perché l'anno prossimo non si trasferisce da noi?".
Non crediate che negli altri sottosettori della Psicologia Italiana sia molto diverso. Inoltre, noi della Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione siamo in Italia un "mezza Cenerentola". Eppure trattiamo porprio di "lavoro e organizzazione", ovvero questioni della massima importanza per una società cosidetta "civile". Aggiungo inoltre che, rispetto a qualche decennio fa, quando ho iniziato a lavorare, credo che si sia alquanto attenuato il "valore del lavoro". E qui molti hanno responsabilità: politici e universitari tra i primi. Ora tocca a noi! Abbiamo la possibilità di calzare "la scarpetta magica" e di rendere la materia patrimonio di molti, non solo di quei 100 "disperati" di cui parlava Quaglino nel 2001! Una PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELL'ORGANIZZAZIONE FUTURISTA è nelle nostre mani! Cogliamo l'opportunità! Del resto anche Marinetti, per il suo Manifesto Futurista, era transitato da Torino, in Via Vanchiglia 2, alla "Taverna del Santo Palato". In effetti io abito a Torino ... non lontano da Via Vanchiglia ... e vicino a me, in Via Saorgio, c'è proprio la "Trattoria del Santo Palato"... Coraggio... ANDARE OLTRE!!!
Claudio Palumbo.
Jody, Prof... potete contare su di me!
RispondiEliminaE' ora di cambiare questo sistema malato di baronati incontestatibili.
Di professori che fanno il bello e il brutto tempo nelle Aule Universitarie.
E' ora di cambiare!
Ognuno di noi conosce il proprio valore, e chiunque aderisce a questo progetto non credo che si accontenti di una vita ordinaria.
Sentiamo che siamo nati per qualcosa di meglio, qualcosa di speciale.