martedì 20 ottobre 2009
UN ANNO FA CI LASCIAVA L'ARTISTA FRANCESCO PAULA PALUMBO
A distanza di un anno, ora più che mai, è valido ciò che abbiamo scritto in sintesi su di lui:
Grande Marinaio, Artista Esemplare, Maestro di Vita.
Claudio Palumbo
sabato 6 giugno 2009
Il Rugby Colorno di nuovo in Piemonte


Rappresentanti del Rugby Colorno ieri, 5 giugno 2009, di nuovo in Piemonte per continuare il processo di divulgazione, aggregazione e gemellaggio. Cosetta Falavigna (Direttore Generale), Michele Mordacci (prima allenatore dell'under 19, ora della squadra A), Antonello Livrieri (Responabile del Progetto Scuola), accompagnati dal Prof. Claudio Palumbo e da Marco Bove (Responsabile del prossimo Saluzzo Rugby), sono stati al mattino, presso la palestra dell'Istituto comprensivo Altiero Spinelli di Torino, ad un incontro organizzato dalla Prof.ssa Paola Carpinello e dalle insegnanti di educazione fisica. Più di 50 ragazzi e ragazze hanno partecipato con passione al dibattito seguito da esercitazioni. Nel pomeriggio, conferenza a Saluzzo e futuro del Rugby Saluzzo, organizzata da Marco Bove e da Paolo Costa, giornalista della Gazzetta di Saluzzo.Prossime iniziative: 13 giugno festa del Rugby Colorno, con la partecipazione delle famiglie (ci sarà il nostro Jody Vagnoni); 7 luglio presentazione ufficiale del lavoro psicologico svolto sull'under 19 dal Prof. Claudio Palumbo e da Jody Vagnoni; a settembre visita dei gruppi piemontesi agli impianti del Rugby Colorno e avvio del gemellaggio con il Saluzzo Rugby (Cn) e il San Mauro Rugby (To).
sabato 30 maggio 2009
L'aperitivo-cena del 28 maggio: saluti di fine anno con sorpresa finale!







Ancora una volta la nostra cena è stata un successo.
Alla prossima!

venerdì 22 maggio 2009
Grande successo della mostra di Francesco Paula Palumbo!

Una mostra eccezionale quella che si sta tenendo a Rivarolo Canavese. Un pittore, a me sconosciuto fino a poco tempo fa, ha rapito la mia immaginazione con paesaggi innevati fiabeschi, ma in realtà reali poichè del Canavese... In essi si coglie infatti purezza e profondità di segno quasi che la figura, prima di prendere corpo sulla tela, fosse stata filtrata dalla mente in modo scultoreo o addirittura da essa pre-disegnata.Tuttavia l’investigazione, con occhio sempre attento alla natura, ha portato l'autore a prediligere il paesaggio sviluppando, nella stesura dello stesso, un cromatismo ora acceso ora più delicato, riuscendo così a cogliere, specialmente in alcune opere, a mio avviso, aspetti della spazialità fontanesiana e caratteristiche del colorismo naturalistico davoliano.Questo attaccamento quasi “simbiotico” agli elementi concreti del paesaggio, agli aspetti fenomenici della natura, intesi non come un “ do ut des”, ma come investigazione disinteressata e poetica del mondo che lo circondava, gli ha permesso di riflettere a fondo sulla rappresentazione della realtà, trasformandola spesso in limpide cromie e corpose luminosità che, quantunque mai sradicate dal reale, gli hanno permesso una reinterpretazione del paesaggio.Tramite essa è pertanto possibile intravvedere un superamento dei dati puramente naturalistici in una più ampia operazione mentale di decantazione del dato naturalistico stesso che, attraverso questa “catarsi”, assurge ad una visione trasfigurata che permette di cogliere con una immediatezza ancora più folgorante l’armonicità delle forme, dei suoni e dei colori dei paesaggi dipinti.La sua tavolozza sempre viva, convincente, imprime alle tele una personalità inconfondibile.Da esse infatti traspare un messaggio artistico e umano che sfocia nel poetico che incanta.L’equilibrio delle luci e dei toni sono il tramite per portarci a cogliere e capire nel modo più immediato il linguaggio semplice, ma universale di una realtà fenomenica che da ancestrale può rivivere, riveduta e corretta dall’artista.
sabato 2 maggio 2009
venerdì 1 maggio 2009
Il ritorno di Francesco Paula Palumbo
per una personale di pittura presso il Comune di Rivarolo (Piazza Litisetto).
L’esposizione è proposta per ricordare la frequente presenza dell’artista nel Canavese, dal 1975 all’inizio degli anni 80, con mostre personali, collettive e partecipazione a concorsi d’arte, come si può ricavare dai giornali locali dell’epoca: “Cronache Canavesane”, “Il Risveglio”, “Il Corriere di Ciriè”, “Il Trentagiorni”. Tracce di questa assidua presenza si ritrovano in alcune sue opere che riproducono liberamente scorci del paesaggio canavesano. La mostra s'intitola appunto:
“Il Canavese di Francesco Paula Palumbo”.
Inaugurazione ore 16.00 del 9 maggio (chiusura ore 19.00); successiva apertura al pubblico durante i seguenti giorni: 10-16-17-23-24 maggio 2009, orario: 11-13/15-19.
mercoledì 22 aprile 2009
Aperitivo/cena 28 maggio L/O

Ciao a tutti!!
Visto il successo della cena fatta il 7 Aprile da Don Alfonso abbiamo pensato di riproporne un'altra. Questa volta si pensava di venire incontro a tutti gli studenti pendolari che per ovvi motivo devono rientrare. Quindi si potrebbe fare un aperitivo/cena intorno alle 18.30 che andrà avanti fino a tardi. In più per il post cena sono emerse queste proposte:
1) tutti insieme a fare il KARAOKE per tirar fuori le nostre capacità canore.
2) dividerci per gruppi e sfidarci al LASER GAME...
Queste sono solo alcune delle idee saltate alla mente, se avete dell'altro da proporre fatelo...
A presto
Rugby: a Saluzzo convegno con Luca Baraldi e tanti ospiti
Venerdì 17 aprile si è svolto nella splendida cornice dell’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo, sotto l’alto patrocinio della Provincia di Cuneo, il Convegno del Saluzzo Fan’s Club sul Rugby, durante il quale è stata presentata dal Dr. Luca Baraldi – consulente del Rugby Colorno – il piano industriale della società sportiva. Andrea Caponnetto, moderatore, con un aneddoto molto significativo ha dato inizio al Convegno, passando la palla al Presidente del Saluzzo Fan Club Paolo Radosta, il quale con grande entusiasmo e comunicatività ha esposto le motivazioni dell’incontro.
In seguito, Piero Sassone, consigliere provinciale, nonostante un grave lutto in famiglia, è intervenuto apprezzando il lavoro svolto dai giovani organizzatori, sostenendo l’importanza della partecipazione delle nuove leve alle iniziative di interesse pubblico e appoggiando in ogni modo tutto ciò che potrà derivare da questo convegno. Un aiuto dalla Provincia, dove il Comune è carente, dando forza e credendo tantissimo ai progetti dei giovani, dimostrato dalla sua presenza in un momento così triste e doloroso per la sua famiglia.
Sono stati oggetto di attenzione i saluti del Presidente della Federazione Rugby, Franz Mauthe, il quale ha portato la testimonianza vivente come il rugby sia importante sotto il profilo sociologico e disciplinare per i ragazzi nelle scuole.
Subito dopo ha preso la parola Luca Baraldi in qualità di consulente per il Colorno Rugby, il quale ha spiegato che, come del resto accade nel calcio, il rugby è una disciplina importante che può insegnare molte cose, una scuola di vita dove si impara moltissimo a rispettare i compagni, gli avversari e di conseguenza se stessi.
Inoltre il Dr. Baraldi, entusiasta per i numerosi giovani presenti in sala, ha chiesto un gemellaggiotra il Saluzzo Fan’s Club e il Colorno Rugby, una proposta decisamente inaspettata ma comunque molto apprezzata dall’organizzazione.
Nel terzo tempo (si chiama così nel rugby quando si va a mangiare tutti insieme) il Dr. Baraldi confesserà poi a Marco Bove, organizzatore e curatore del Convegno che quella di Saluzzo è stata la conferenza più divertente cui abbia mai preso parte, invitando tutti a Colorno per ricambiare l’ospitalità.
Luca Baraldi ha successivamente precisato che un progetto come quello del rugby non si può basare esclusivamente sulle forze dei giovani volenterosi, ma che anche amministrazione comunale e provinciale deve sostenere queste realtà, portando ad esempio proprio Colorno che ha 8.000 abitanti e uno stadio dove si è giocata sabato 18 Aprile Irlanda-Inghilterra under 20 di rugby su un nuovissimo campo in sintetico (una sorta di Italia-Brasile di calcio ndr). Per lui, Saluzzo ha tutte le possibilità per diventare il fulcro del rugby a livello provinciale.
Il prof. Claudio Palumbo, dalla sua grande esperienza di consulente di squadre di calcio, ha sottolineato l’importanza delle competenze trasversali nella vita, valorizzando la concretezza di ogni relatore. Ricordando che ai tempi delle giovanili del Torino F.C., ha valorizzato giocatori del calibro di Comotto e Tiribocchi, credendo molto nello sviluppo delle leadership interne per far maturare i giocatori anche a livello psicologico.
Michele Mordacci da vero uomo d’azione, e in qualità di allenatore della fortissima Under 19 del Colorno, ha trasmesso tutta l’emozione di una persona che ha passione per lo sport definendosi “un uomo di campo”. Una voce fuori campo, individuata nella persona del Prof. Palumbo ha replicato: “C’è bisogno di persone come te! L’Italia ha bisogno di persone così”.
Un clima goliardico e produttivo dove Mauro Tombolato, responsabile del progetto FIR Scuole ha relazionato su come far vivere ai ragazzi una emozione unica come quella del fantastico sport della palla ovale nelle scuole, spiegando che il tecnico svolge funzione di Educatore: il suo atteggiamento e la sua proposta si conformano a questo principio fondamentale ed egli porrà particolare attenzione alla gestione del gruppo di ragazzi e di ragazze che si trova di fronte e alle dinamiche che si sviluppano al suo interno; la sua proposta sarà adatta al gruppo con cui sta lavorando e sarà strutturata in modo da incontrare il vissuto delle persone che lo compongono.
Il Dr. Bruno Favilla, allenatore delle giovanili del Pedona Rugby (formazione di Borgo San Dalmazzo ndr), con un intervento brevissimo, ha spiegato come questo sport leghi le persone, ricordando quella con Michele Mordacci conosciuto molti addi addietro a Tirrenia. Un clima che l’organizzatore Marco Bove definisce: “Veramente fantastico. Irreale, interessante, e molto significativo”. Il Dr. Bove intervistato sull’esito del Convegno spiega poi: “Il Convegno del 17 aprile 2009 è stato un grande trampolino di lancio per l’Associazione Saluzzo Fan’s Club (www.saluzzofanclub.it), ma soprattutto per portare uno sport con grandi valori all’interno delle scuole. Per far sì che i ragazzi imparino le regole e sappiano rispettarsi a vicenda. Il Dr. Baraldi, il Presidente Mauthe, Mauro Tombolato e Bruno Favilla si sono resi disponibilissimi a sviluppare questo progetto. I presidi delle scuole con gli insegnanti di educazione fisica, sono entusiasti di questa proposta. Ora c’è da sensibilizzare la parte politica cittadina, troppo disinteressata e poco ricettiva a questo sport. Infatti come ho detto a chiusura del convegno, citando il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer 'il Valore morale di una società si misura su ciò che fa per i proprio giovani'”.
M.B.
venerdì 17 aprile 2009
CONVEGNO IL 17 APRILE.

Il Saluzzo Fan Club una associazione di giovani saluzzesi è interessato a portare il rugby nelle scuole, ma non solo. Come curatori del convegno del 17 aprile sono diverse le motivazioni che la portano a sostenere la pratica e la diffusione dello sport nel rugby a livello giovanile. Tra queste si ritengono senz'altro più importanti il ruolo profondamente educativo di questa pratica sportiva della quale i concetti di solidarietà e rispetto costituiscono l'essenza stessa. Il rugby è uno sport collettivo e di contatto, dove non è possibile nascondersi o fuggire il confronto con l'avversario e proprio per questo si deve essere sempre pronti ad aiutare il compagno in difficoltà nella certezza che tutti i compagni sono pronti ad aiutarti nel momento del bisogno. E questo aiuto reciproco, costante e totale, vale per tutti, indipendentemente dalla bravura del singolo: io sono perchè noi siamo. Da solo non puoi fare nulla anche se sei il più bravo e il più 'forte del mondo', se non hai amici fidati che ti seguono e ti aiutano finisci prima o poi tra le grinfie degli avversari.
Uno sport dove vince sempre il migliore, senza che vi sia margine alcuno per truffe e raggiri, lamentele e vittimismi. Vince chi lotta e arriva fino in fondo, alla meta. Vince il migliore. Il convegno mira ad essere il principale a livello locale e sarà il più grande assembramento in assoluto per coloro che sono appassionati di rugby, tra cui gestori, società che appoggiano il rugby e fornitori di servizi dedicati al mondo del rugby.
Parteciperanno Dirigenti,Professori Universitari, Allenatori di Calcio... in un grande Convegno che mira a portare il Rugby nelle Scuole come strumento educativo e con la speranza di far appassionare i ragazzi per costruire una squadra a livello locale.
Gli ospiti saranno d'eccezione: Michele Padovani (Presidente del Colorno Rugby), Luca Baraldi (consulente del Colorno ed ex A.D. di Lazio, Parma, e Modena), Prof. Claudio Palumbo (Prof. di Psicologia della Formazione a Parma e a Cuneo), Michele Mordacci (Allenatore dell'Under 20 del Colorno), Mauro Tombolato (Responsabile del Settore Giovanile del Comitato Regionale).
Insomma un Convegno per tutti, dove si conoscerà uno sport ancora molto sconosciuto a Saluzzo, uno sport dove non basta essere solo forti, scatenati e pronti a rotolarsi nel fango, ma occorre, anzi è essenziale, essere leali, controllati, rispettosi delle regole, degli avversari. Uno sport dove anche la squadra sconfitta esce sempre a testa alta dal campo da gioco, perchè comunque ha lottato e per questo meritato il rispetto dell'avversario.
Il rugby è uno sport che si gioca sempre e ovunque, dove gli eventi atmosferici avversi non spaventano, dove non conta solo la forza ma anche l'agilità, uno sport dove tutti ma proprio tutti, possono giocare e trovare un proprio posto e ruolo ed il collettivo si impone sul singolo così che le partite si vincono e si perdono assieme, sempre, senza che nessuno, mai, possa prendersi il merito della vittoria o scaricare la colpa della sconfitta.
È un gioco completo, coinvolge il corpo e lo spirito, il ragazzo si realizza pienamente, si costruisce sul piano sociale, affettivo, cognitivo, motorio
Dimenticavo. Giocando a rugby ci si diverte da matti in compagnia di altri ragazzi con i quali si stringono legami di amicizia che durano nel tempo in modo indissolubile. Certo, ci si sporca un po'.....
Marco Bove
martedì 14 aprile 2009
PER UNA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELL'ORGANIZZAZIONE FUTURISTA
A presto.
Claudio Palumbo
lunedì 13 aprile 2009
Cena 7 Aprile Don Alfonso....
Per passare una serata piacevole con persone che non conosco tantissimo … e per vedere il professore in altre “vesti”. Sono certa che ne varrà la pena.
Perché è un’iniziativa diversa dal solito e per curiosità. Per conoscere qualcuno in più e per confrontarsi su quello che ci sta accadendo all’UNI.
Cosa innovativa. Momento per conoscere meglio i colleghi. Una serata per divertirsi. Per discutere su cosa non va e dovrebbe cambiare all’Università.
Per stare in una compagnia “insolita”; uscire dai ruoli insegnante-professore e studente-studente; uscire da queste
maschere; per riconquistare la mia morosa.
Per immergermi in un mare di nuove relazioni (speriamo!); per condividere con gli altri del corso una piacevole serata senza complicanze; per distrarmi e interagire con il professore che più a sistematizzato i nostri confusi schemi mentali (e per ascoltare le sue digressioni improbabili ma così motivanti da infonderci un’energia unica!).
Oggi per me è stata una giornata infernale. Fino all’ultimo non credevo di riuscire venire. Ma confido in questa cena. Mi è piaciuta l’idea e sono contenta di essere qui. Spero di riuscire a rilassarmi, fare due chiacchiere
in compagnia e a sciogliere i nervi. P.S.: Ho fatto tutto all’ultimo minuto e devo dire ancora a mia madre che sono qui.
Perché ho accolto molto volentieri questa proposta insolita di cenare con un nostro docente e con colleghi di un corso d’esame che non conosco. Non ultimo, per passare una bella serata con imiei colleghi che non sono solo colleghi ma anche amici. E’ una sera insolita, e mi incuriosisce capire il motivo che è sicuramente anche didattico.
Per mangiare una pizza in compagnia; perché mi piaceva l’idea di uscire con i compagni dell’Università, visto che mai nessuno ha organizzato una cosa del genere!
Per mangiare una buona pizza in compagnia…e dato che non avevo mai fatto una cena con la “classe”, ne ho approfittato!!!
Perché volevo conoscere meglio l’unico prof. che ci ha lasciato un po’ di spazio per farci conoscere;
perché questi momenti di aggregazione ci vorrebbero più spesso; perché solitamente qui a Parma alle 10 andrei a letto… che tristezza!!
Perché è l’unico prof. che ha mostrato interesse nei nostri confronti ed era quello che tutti noi aspettavamo; perché si è creato un bel gruppo; per vedere come va a finire.
Perché è la prima volta che un prof. propone una cena e per stare in compagnia.
Perché credo che i tempi siano maturi per un buon cambiamento; conto molto sulla presenza di un gruppo forte, anche se piccolo, in grado di muovere le acque…; l’ignoranza è la base del potere.
Mi è sembrata una iniziativa interessante, così ho deciso di aderire; penso che sia un ottimo momento di incontro; penso che il pretesto di una pizza in compagnia possa essere un ottimo momento di socializzazione e di incontro.
Perché è la prima volta in 3 anni che ho incontrato un prof. “diverso” dagli altri, che dialoga con noi e non si limita a spiegarci cose; prima nessun prof. ci ha proposto una cena; ho colto al volo l’opportunità.
Per conoscere meglio l’ambiente universitario frequentato da mio marito;per poter condividere con lui anche
i suoi interessi.
Perché mi piace la vita universitaria; perché è importante creare una rete e affiatamento con i colleghi; per passare una serata piacevole.
Sono a questa cena perché ritengo interessante un rapporto meno basato su regole formali tra studenti e docente.
Perché è una bella idea trovarsi con i compagni dell’Università e con un docente in una sede diversa da quella prestabilita nelle ore e nei modi; solo in questi modi si può conoscere l’Altro, con spensieratezza e gioia; complimenti per l’idea, ci vorrebbero più docenti aperti e volenterosi come lei di uno scambio con gli studenti.
Per passare una serata in compagnia con un professore e compagni di Università; fare una serata che con altri professori non sarebbe stata possibile e riunire un gruppo di ragazzi provenienti da più città; per chiacchierare sui vari problemi dell’Università e sulle cose che non vanno.
Per stare insieme ai mie compagni di corso; per conoscere meglio il professore e il suo lavoro; perché non capita mai di ritrovarsi riuniti; per trascorrere una serata piacevole; per curiosità.
venerdì 10 aprile 2009
Benvenuti!
Lo scopo è quello di creare una spazio di confronto su tematiche comuni in cui ciascuno liberamente potrà dire la propria idee, essere aggiornato sugli argomenti trattati a lezione e proporre critiche costruttive alle attività in corso.
Non mancherà lo spazio per proposte creative relative al percorso di studio degli studenti di psicologia. Una categoria sempre più a rischio, poco tutelata e con difficoltà di inserimento in ambito lavorativo.
In società moderne e mutevoli come la nostra il lavoro si fà sempre più precario e instabile. Ma con persone solide e allo stesso tempo creative, la precarietà può trasformarsi in flessibilità e le persone diventare sempre di più soggetti attivi del proprio agire.
Risulta cosi nesessario interrogarsi sul chi siamo, dove siamo e dove stiamo andando. Dobbiamo essere critici nei confronti di chi per noi struttuta un percorso che devia dai nostri interessi vocazionali e porta all'inespressione delle nostre capacità. Capacità che andrebbero analizzate, valutate e fatte fruttare, perchè il benessere soggettivo si costruisce attraverso l'espressione delle nostre capacità e virtù.
Sono graditi vostri commenti e vostre personali iniziative.
Un saluto a tutti!












