
Anzitutto piedi buoni, d'accordo; poi gambe lunghe, buone anche quelle. Però di Pierino, a colpire, adesso come allora, sono gli occhi. Questo signore ha lo stesso sguardo di allora: felice, allegro, un po' scanzonato, e si direbbe persino impertinente, se serve ... E' l'ospite d'onore di una serata un po' speciale, di quelle che fanno battere forte il cuore, di chi all'epoca dei suoi goals memorabili c'era già e di chi non c'era ancora. E' uno dei piccoli miracoli dello sport, quello più amato dagli Italiani, che avvengono quando il calcio non è "palla avvelenata". E ci si ricorda dell'urlo lanciato davanti al televisore in bianco e nero, quando si era poco più che bambini. E del sapore della polvere di un campetto in cui, come dice Pierino, si era "uno contro tutti". I bambini lo
capiscono al volo, eccome. Loro quel gusto lo assaporano nei pomeriggi che si vorrebbero interminabili, passati a correre a perdifiato per intercettare un pallone che proprio non ne vuole sapere di farsi acchiappare.
Pierino nella nebbia di Vercelli è uno sguardo allegro, da ragazzino, e una falcata lunga. Goal!
Paola Carpinello